Quando tutto sembra inutile

In questo momento niente sta funzionando come dovrebbe.
Questo è ciò che mi dice la voce nella testa, quella voce che ha sempre qualcosa per cui lamentarsi.
Se le cose non vanno come previsto dice che va tutto male, se vanno compre previsto dice che la vita è noiosa e prevedibile.
Non posso non ascoltarla, è parte di me.
Ignorarla sarebbe un atto brutale e insensibile, non è questa la via.

Ascoltarla mi porta in uno stato di frustrazione e senso di impotenza.
Cosa faccio allora?

Né inconsapevole felicità, né consapevole lamentela.
Qualcosa di diverso: sto cercando un terzo modo con cui affrontare la situazione.
Questo terzo modo dove lo trovo? Dove sono le istruzioni?
E’ da inventare mi sa.

Quando tutto sembra inutile sono nel massimo potenziale della genialità. Tutte le strade sembrano chiuse.
E’ qui che il genio può manifestarsi nel disegnare una strada diversa da tutte le altre.

SERVE SOLO UNA COSA
Cosa serve per trovare quella benedetta strada nuova?
Solo una cosa: fiducia.
Tutto il resto viene di conseguenza.
Solo la fiducia in te stesso ti permetterà di sbloccare quella risorsa nascosta, di prendere l’asso in tasca e avere il coraggio di buttarlo sul tavolo.
Perché quella carta l’hai sempre avuta, ma qualcosa ti fermava dall’usarla: una convinzione, imbarazzo, paura. L’ostacolo va sfidato, affrontato, per poter estrarre quell’asso.

Fa talmente paura che la mente ha trovato una valida ragione per non usarlo: si è convinta che non è una cosa buona, che non servirà a nulla, che è una sciocchezza.
E invece no.
Non è una sciocchezza, ma non lo sai finché non provi.
Solo la fiducia, tanta fiducia, potrà permetterti di provarci.

Provare a fare quella cosa assurda che di sicuro non funzionerà, ma… hai una gran voglia di provarla lo stesso.

IL MASSIMO FONDO E’ IL MASSIMO APICE
Così il punto in cui penso di essere nel minimo storico di autostima, di affermazione, di carriera professionale, di riconoscimento sociale, in realtà sono nel massimo storico di fiducia, di potere personale, fiducia nelle mie capacità, potenziale creativo.
Da uno stallo totale può uscire qualsiasi cosa.
Non c’è molto da perdere, quindi tanto vale provare quella cosa che mi diverte da impazzire.

Forse così povero di conferme e di applausi, sono il più ricco perché posso osare senza temere di perdere l’approvazione.
Non temo neppure di perdere tempo.

Mi viene il dubbio che l’ostacolo alle imprese più coraggiose e importanti è la paura di perdere qualcosa.
Così decido che voglio usare questo momento come trampolino.
Più giù sto andando, più su andrò.
Trasformo questo picco in basso nel mio punto di forza.

PASSO PRATICO
Prendo un foglio e disegno (o scrivo) le cose che mi riempiono di gioia, senza limiti di nessun tipo.
Immagino quello che vorrei fare se avessi tutto l’oro del mondo.

Questo diventa il mio nuovo obiettivo, la mia direzione.
Ora ho uno scopo che mi accende di entusiasmo, sono le cose che più amo in assoluto.
Non significa che inizierò a correre come una trottola. Non è una corsa a chi arriva primo, non c’è fretta.
Se non so come muovermi aspetto, mi guardo intorno, chiedo, dedico riflessioni al sogno.
Posso anche solo pensare al mio sogno e non fare nulla, ma con l’attitudine di essere pronto a cogliere il più piccolo stimolo, che non tarderà ad arrivare.

Si tratta di gioire di ogni piccolo segnale che va in quella direzione.
Non è necessario arrivare, potrebbe essere un’utopia inarrivabile, ma ogni passo in quella direzione come se l’utopia fosse realizzabile, mi porta a crescere e aumentare la mia felicità.

Non è importante realizzare il sogno, ma averne uno grande e camminare verso il sogno.

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