Finalmente sventato il complotto per conquistare il mondo

Si sente dire spesso che il mondo sia in mano a famiglie potenti, élite dominanti, circoli massonici, che confabulano per conquistare tutto il potere sul mondo, distruggere ogni libertà e ogni forma di bellezza.
Questa pare che sia una tesi ormai data per certa da molti opinionisti, famosi e non, su internet.

Cominciamo a dire qualcosa fuori dal coro.
I potenti non sono così evoluti come si potrebbe pensare.
Vengono dipinti come demoni astuti che usano le strategie più sottili per opprimerci.
Invece io dico che la maggior parte di loro sono persone tremendamente infelici, che hanno dedicato tutta la vita ad ammucchiare soldi e potere per sentire di valere qualcosa.
Non solo, sono anche molto infantili e bisognose di riconoscimento.
Un po’ come bambini diventati grossi ma non adulti.

Avete anche voi un parente che ha “fatto i soldi” ? Oppure avete incontrato qualche volta qualcuno che ha raggiunto un po’ di potere e fama? Un imprenditore locale, quello che ha assunto tutto il paese alle sue dipendenze, che fa donazioni al Comune e si sente il benefattore del luogo. Oppure il più grande della città, quello a chi hanno intitolato una piazza, quello che è partito da zero e adesso dirige una struttura da centinaia o migliaia di persone.
Oppure, se davvero non ne avete mai visti dal vivo, andate a cercare un’intervista di un imprenditore nazionale, uno di quei 10 che si sentono nominare più spesso.

Ecco, ascoltate come parlano, come pensano, fate attenzione al loro bisogno di dimostrare che hanno ragione, che sono i migliori, che hanno capito come va il mondo, che hanno vinto quando nessuno credeva in loro, ecc. ecc.
Sentirete una sequela infinita di dimostrazioni che loro valgono.

Ecco perché fanno quello che fanno, i potenti.
Sentono dentro di valere poco, e fanno l’impossibile per dimostrare che non è così, per ricevere gli applausi di tutto il mondo.

I potenti hanno usato tutte le armi a loro disposizione per arrivare più in alto possibile.
Hanno certamente sviluppato molte abilità per arrivare fino a lì.
Ma hanno fallito nell’abilità più importante: trovare la felicità.


Sto parlando di tutti quelli che ho conosciuto direttamente, può essere che non siano tutti così.
Ma ritengo l’esperienza diretta più importante di qualsiasi ragionamento, perciò resto sulla mia esperienza finché non vedrò con i miei occhi che non è così.
Ognuno dovrebbe stare sulla propria esperienza, la cosa più preziosa per parlare di ciò che ha la forza della realtà.

I potenti dicevo, hanno un gran bisogno di sentirsi qualcuno, perché dentro non si sentono di valere abbastanza.
Se non hai bisogno di sentirti potente, non vai a scegliere un ruolo così importante e impegnativo.

PASSO 2
Oltre ad aver bisogno di affermarsi, i potenti sono per la maggior parte infantili e grossolani nel loro modo di rincorrere il potere e la ricchezza. Dunque sono meno pericolosi di quanto possa sembrare, perché come bambini in un negozio di caramelle fanno confusione e non hanno la lucidità di fare scelte ponderate.
Non hanno l’abilità sottile di tendere trappole e ingannare tutti.
Piuttosto rincorrono rumorosamente una palla e non si accorgono che gli altri li vedono, mentre pensano che nessuno li veda.

E’ per questo che personaggi di spicco della politica vengono pizzicati con le mani nella marmellata in modo incomprensibile.
Sono così eccitati dai loro giocattoli che non riescono a tenere nascoste le loro gesta.
Anche perché stare nascosti va contro il bisogno di essere riconosciuti.

PASSO 3
Ogni potere vuole essere visto e riconosciuto, perché il potere viene dato dagli altri.
Questa è forte.
Non c’è nessuno che sia potente da solo.
Solo l’obbedienza e l’invidia degli altri, rendono qualcuno potente.
Perciò ad un certo punto, prima o dopo, subentra il bisogno del palcoscenico.
Così il potente che vuole essere più è costretto a manifestarsi, entra in politica, acquisisce una carica pubblica, un ruolo di spicco.
I riflettori lo illuminano notte e giorno, milioni di occhi su di lui. E inevitabilmente l’immagine che ha costruito mostra le sue crepe.
Non si può nascondere la propria natura.

Ci sono anche uomini potenti che non arrivano mai al palcoscenico della massa. A volte lo evitano per paura di essere troppo visibili, ma quelli nono sono i più forti.
I più forti sono quelli che si mostrano per primeggiare.

PASSO 4
Ci sono anche uomini potentissimi che si tengono ben nascosti.
La loro PAURA è più forte del loro EGO.
Sono uomini dello scorpione, inteso come archetipo.
Lo scorpione sa che se resta sotto la sabbia nessuno potrà vederlo, e tendergli una trappola.
Così non si mostra, vive costantemente pensando a come restare invisibile. Ogni sua azione ha il pensiero di come gli altri potrebbero colpirlo e come si potrebbe difendere.
E’ quello che pensa 100 mosse avanti per tutte le possibilità negative che potrebbe subire.
Gran parte della sua energia se ne va in ansia.
immaginate quanto si disperde in tutto quel pensare e in tutte quelle strategie per ogni possibilità remota di essere attaccato.

Questi sono gli uomini scorpione, potenti, nascosti, ostaggi della loro paura.

PASSO 5
Abbiamo detto che i potenti dedicano tutto se stessi a inseguire questo bisogno di diventare qualcuno.
Questo li fa comportare in modo infantile e grossolano, così presi dal loro obiettivo e dall’eccitazione quando ci riescono, da essere facilmente scoperti da chi ha occhi per vedere.
Il potere vuole essere visto, e così tende a non restare segreto e nascosto, ma prima o poi vuole emergere.
Mentre quando non emerge significa che la spinta a emergere è minore, o la paura di scoprirsi è maggiore.

Quindi è chiaro che se vogliamo vedere il mondo come un gigantesco campo di battaglia tra uomini del bene e uomini del male, chi cerca l’autoaffermazione con ogni mezzo è un grande bambino bisognoso di amore. L’azione aggressiva nasce da una gigantesca richiesta d’amore che non è capace di andare a prendere l’amore in modi più semplici.
Non sa farlo, non sa che è possibile.
I potenti non sanno quanto è facile trovare la pace, la serenità.

PASSO 6
Non ci sono vittime, chi subisce il male da qualcuno ha una lezione da imparare.
Non è più complicato di così.
E’ solo duro da accettare, perché la vittima ha dentro un forte EGO che invece di combattere alla pari con il carnefice, gioca il ruolo di chi odia scappando.
E’ un ruolo, non è reale.
E’ una maschera, quando la vittima cambia questa maschera, cambia immediatamente la sua realtà.
Ma non è facile. I ruoli tra vittime e carnefici hanno condotto il gioco per millenni. Ci sono memorie dolorose da vendicare, a cui sono entrambi molto attaccati: perché dovrebbero lasciar perdere?
I carnefici di questa vita, sono le vittime di una vita precedente, e adesso che possono avere la loro rivincita, perché dovrebbero fermarsi?

Questi sono i forti pensieri che faticano a staccarsi.
Sono forme di energia psichica collettiva, a cui sono soggette anche le persone che crediamo più evolute, le nostre guide.

PASSO 7
Quindi non ci saranno più cattivi?
Non proprio… continueranno a esistere per tutti coloro che hanno bisogno di fare questo passo evolutivo.
Potrebbero farsi vivi anche con te e con me, magari per un ripasso, oppure perché ci connetteremo ogni tanto con le forme pensiero di guerra. Non è detto che sia sbagliato farlo in certi momenti.
L’energia della distruzione ci serve a chiudere un ciclo e aprirne uno nuovo. Se non viviamo il cambiamento in modo fluido, si accumula un potenziale distruttivo che cresce fino a esplodere e lo fa con violenza.

Potremmo trovarci chiamati e arruolati per un breve periodo a vivere la rabbia, il desiderio di distruggere, di dominare, di conquistare, di affermazione, ecc.
Lo viviamo cercando di restare consapevoli e di fare meno danni possibile, nella certezza che finirà presto, quando la pressione sarà scesa e tornata sotto la soglia di guardia.
Le forme pensiero della distruzione sono parte della vita, rispettandole per quello che sono senza rifiutarle e senza attaccarsi, fanno la loro parte e non rompono più cose di quelle necessarie.

LA CHIAMATA
Se ti senti pronto a lasciare l’attaccamento costante a queste forme pensiero, a provare com’è la vita smettendo di considerarti vittima, smettendo di sentirti in colpa per quello che hai fatto.
Se ti senti pronto al perdono, immediato, in questo momento, a riconoscere che hai fatto del tuo meglio ed è andata così.
Potevi fare diversamente, ma in realtà non potevi, altrimenti l’avresti fatto.

Se questo perdono lo senti, adesso, ti sei staccato dalle forme pensiero bellicose.
Stai smettendo di vedere il male come un tuo problema.

Non credi più che dovresti farti perdonare qualcosa, o che dovresti avere le scuse di qualcuno.
L’amore e la pace sono con te.
Hai qualcosa di prezioso, la nuova moneta di scambio dell’umanità.

OLTRE IL BENE, OLTRE IL MALE
Sul superamento della lotta tra bene e male, stiamo edificando la nuova umanità. Sei dei nostri?





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